La ristorazione sostenibile si traduce nella volontà di trasformare la propria attività alimentare giornaliera in una serie di comportamenti utili a tutti ed a tutto compreso l’ambiente in cui si svolge. Le attività di questo tipo sono quelle che mirano al successo di tutte le parti coinvolte. In quest’ottica di sostanziale e necessaria tendenza all’empatia, è possibile conoscere prima ed introdurre poi, dei comportamenti fair nella vita professionale quotidiana. Comportamenti che potranno diventare istintivi e rispondere alle domande delle 4R: REDUCE REPAIR REUSE RECYCLE
Cosa c’è nella pagina
Quattro erre
Le 4 R della sostenibilità sono un insieme di principi che promuovono la riduzione dell’impatto ambientale attraverso una gestione responsabile delle risorse. Questi principi sono:
- Ridurre: Minimizzare il consumo di risorse naturali e l’inquinamento, cercando di evitare sprechi attraverso scelte consapevoli, come la diminuzione dei materiali usa e getta.
- Riparare: significa intervenire su oggetti, dispositivi o materiali danneggiati per riportarli alla loro funzionalità originaria, invece di sostituirli con nuovi prodotti.
- Riusare: Dare nuova vita a oggetti, materiali o prodotti, prolungandone la durata e riducendo la necessità di nuovi acquisti, contribuendo così a ridurre il consumo di risorse.
- Riciclare: Trasformare materiali di scarto in nuovi prodotti, evitando che finiscano in discarica e riducendo l’impatto sulle risorse naturali, favorendo la circolarità.
RIDURRE

consumare più acqua di rubinetto in luogo dell’acqua in bottiglie di PET
RIPARARE

ricucire una tovaglia sfilacciata e risparmiare in denaro ed ambiente
RIUSARE

riutilizzare avanzi vegetali e trasformarli in fondi, estratti e basi
RICICLARE

trasformare un indumento in un pezzame o in un tovagliato di servizio
Pilastri della sostenibilità
I pilastri della sostenibilità sono le aree di intervento fondamentali per sanare le sofferenze dei sistemi in cui vivono le popolazioni tekno-moderne. Questi four pillars of sustainability sono definite in modo diverso dalle varie organizzazioni mondiali o nazionali che si occupano di green economy e sostenibilità. Ma tutte le organizzazioni coinvolte sono comunque giunte alle stesse conclusioni a partire da ambiti e sistemi sociali diversi definendo i 4 settori di intervento, che sono: sociale, ambientale, economico e culturale
Social

Equità sociale e rigenerazione delle opportunità. Consiste nella diffusione del lavoro legale ed equo dove non ci sia sfruttamento del lavoro minorile e l’accesso alla comunità commerciale sia possibile a tutti. Esempio è l’attività di Fairtrade che ben rappresenta il principio di equo-solidarietà in tutti i continenti del mondo Si occupa, tra le altre cose, di sostenibilità in ristorazione dei prodotti alimentari, ad esempio della produzione del caffè
Environment

Conservazione ambientale e rigenerazione dei comportamenti. Si tratta di ripensare sistemi di produzione degli alimentari liquidi come il vino o solidi come il grano. La sensibilità alla sostenibilità in ristorazione delle aziende grandi o piccole è notevolmente aumentata ed anche una prestigiosa realtà aziendale come la Berlucchi, ha deciso di percorrere questa via. Quella per l’ambiente è la criticità più sentita dalla popolazione mondiale ed i concetti che rappresentano meglio questa sensibilità sono quelli di Km0/stagionalità e carbon footprint. Ambedue sono legati alla necessità di produrre più vicino al luogo di consumo, riducendo o annullando i costi ambientali del trasporto
Economic

Sviluppo resiliente rigenerazione delle infrastrutture. Si tratta di reinserire i prodotti in eccesso o obsoleti nel ciclo produttivo mantenendone il valore economico. Sono prodotti ricomprati ai consumatori che le aziende riciclano o riparano per poi rivenderli. Ma non solo questo. Altra area di intervento è relativa alla sovrapproduzione ed al conseguente foodwaste. Lo spreco alimentare derivante dall’eccesso di prodotti in vendita. Il recupero, come in questo esempio, è una soluzione a breve termine. Per un futuro sostenibile è necessario adeguare le produzioni alla domanda locale
Cultural

Equità culturale e rigenerazione dei saperi. L’ultimo dei pilastri della sostenibilità, è quello della conoscenza globale per generare un accesso alle informazioni condiviso ed aperto a tutti. La partecipazione alla circolazione dei saperi permette la consapevolezza non mediata del modo in cui si forma una cultura dell’alimentazione. La condivisione culturale promuove la partecipazione e la presa di coscienza collettiva, riuscendo a spiegare le origini e le ragioni di tradizoni culturali diverse. Nel filmato linked nell’immagine seguente è chiaro come la disponibilità di alimenti sia alla base della relativa cultura. Queste disponibilità sono da sempre il motore principale della circolazione e del cambiamento delle abitudini alimentari
Microlingua
| Nomi | |
|---|---|
| ambiente economia comportamento pilastro | cultura società consumo |
| Verbi |
|---|
| ridurre riciclare riusare riparare |
| Altro |
|---|
| sociale economico culturale sostenibile |
